- RITUALI SEGRETI E DISTURBI ALIMENTARI -

 

 

"La maggior parte delle donne con problemi di linea passa inosservata. Si tratta di donne che, per smaltire il chilo in eccesso messo su durante il fine settimana, soffrono la fame tutti gli altri giorni. E così il problema è risolto. Accanto a queste, però, esistono donne ossessionate dal proprio comportamento alimentare, il cui pensiero è rivolto in modo quasi incessante a questo argomento. Queste donne non riescono a controllare volontariamente quanto mangiano: l'impulso a mangiare le assale ed esse si trovano alla sua mercé. La storia di ogni donna affetta da disturbi alimentari rivela chiaramente che il corpo rappresenta solo l'ultimo anello, il risultato finale, per così dire, di una lunga catena di comportamenti e di atteggiamenti che si influenzano a vicenda. A seconda del comportamento alimentare e della corporatura dell'individuo i disturbi alimentari vengono suddivisi in tre grandi categorie: anoressia, bulimia e obesità. Questi quadri clinici presentano molte caratteristiche tipiche di una mania: l'avida ricerca di un dato elemento, la segretezza, uno stato d'ebbrezza o meglio di offuscamento della ragione, seguito da un brusco risveglio accompagnato da sensi di colpa e di vergogna e dal proposito di iniziare l'indomani una nuova vita, proposito che regolarmente non viene mantenuto.

L'ANORESSIA è caratterizzata dalla riduzione volontaria dell'assunzione di cibo che, in certi casi, può portare ad uno stato di dimagrimento letale. I soggetti anoressici con la loro apparente fragilità, il loro corpo sfinito e consunto, suscitano un senso in parte di pietà, in parte di ammirazione, a volte anche di ribrezzo, sempre comunque, di stupore. Controllarsi fino al limite dell'autolesionismo è grandioso. L'anoressica sembra dire - "Tengo sotto controllo il mio corpo ed i suoi bisogni, e vi odio tutti, voi che siete così deboli da cedere ai bisogni del vostro corpo. Io sono più forte di voi, mi sento superiore"- Un soggetto Anoressico ha sempre un che di INAVVICINABILE.
Si parla invece di BULIMIA quando esiste uno smodato modo di magiare, patologico e condizionato psicologicamente. Di norma, alla fine dell'attacco di fame, il bulimico vomita quasi tutto quanto ha mangiato ed è in grado di mantenere pressochè inalterato il proprio peso. Una donna bulimica appare perfetta, severa, arrogante, fredda e distaccata. Anch'essa suscita ammirazione e anche a lei non è facile avvicinarsi. E' un tipo razionale, giudizioso, cerebrale. Una persona dalla quale non si vorrebbe essere giudicati. Nessuno potrebbe sospettare che lei, la perfetta, si rimpinza fino a non poterne più e poi vomita. E' il suo segreto e per nulla al mondo lo rivelerebbe. Tale segreto la rende intimamente sola, in quanto è qualcosa che non può condividere. Esteriormente appare forte ma come sia dentro nessuno lo sa.
L'OBESITA' si raggiunge spesso quando la persona ha una fame smodata condizionata a livello psicologico e l'eccessiva quantità di cibo ingerita non viene espulsa dall'organismo o viene espulsa troppo raramente. In una cultura che ha fatto della magrezza il suo ideale di bellezza la donna obesa suscita ribrezzo e repulsione. Considerata un entità neutra, è costantemente oppressa dall'idea di dover dimagrire. E' avvolta da una spessa barriera, uno strato isolante che lei stessa ha costruito tra sè e gli altri."


  Tratto da uno scritto di Renate Gòckel

(Psicologa-Esperta nel trattamento dei disturbi alimentari)

 

 

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