- LA CREATIVITA' NEI BAMBINI -

 

C'era un bambino che usciva ogni giorno,

E il primo oggetto che osservava, in quello si trasfondeva,

E quell'oggetto diventava parte di lui per quel giorno o per parte di quel giorno

o per molti anni o per vasti cicli di anni. 

I primi lillà divennero parte del bambino

E l'erba e i convolvoli bianchi e quelli rossi, e il bianco e il rosso trifoglio, e il canto del saltinpalo,

Gli agnelli marzolini, la rosea figliata della scrofa, il vitello e il puledro

La chiassosa nidiata dell'aia o del pantano vicino allo stagno

E i pesci così stranamente sospesi nel bel liquido strano

Le piante acquatiche dalle graziose cime piatte;

tutto questo divenne parte di lui.

 

Walt Whitman - Foglie d'erba

 

Questi versi di Walt Whitman colgono gran parte di ciò che sappiamo sui bambini e la creatività: per loro, la vita stessa è un avventura creativa.

Le esplorazioni più elementari compiute dal bambino nel suo mondo sono di per se stesse degli esercizi creativi per risolvere dei problemi. In questa fase, il bambino intraprende un processo di invenzione di se stesso destinato a durare tutta la vita. In questo senso, ogni bambino reinventa la parola, il movimento, l'amore; riscopre l'arte, in quel suo primo scarabocchio che chiama "cagnolino"; e quando scopre il piacere di plasmare un pezzo d'argilla dandogli la forma di un serpente, eccolo fondare una nuova scultura. Il germe della matematica riemerge quando quello stesso bambino capisce che l'argilla usata per modellare il serpente è ancora la stessa quantità del blocco informe originale. E la storia della musica si spiega davanti a noi nel momento in cui vediamo un bambino piccolo che si diverte per la prima volta a battere le mani a tempo. "Il seme della creatività"- spiega la Psicologa Terse Amabile, " è già lì nel bambino di pochi mesi- nel suo desiderio e nel suo impulso a esplorare, a fare scoperte sulle cose, a provare e a sperimentare modi diversi di manipolare e osservare gli oggetti. Quando crescono, poi, i bambini cominciano a creare, nel gioco, interi universi di realtà".

Una lavatrice viene consegnata in un enorme scatola di cartone. I bambini giocheranno con la scatola per settimane, strisciandoci dentro e fuori e continuando a reinventarla: oggi e la tana di un orso, domani una gondola, oppure una mongolfiera che si libra sulla campagna, o ancora un vascello pirata, una stazione spaziale, un supermercato- in pratica qualunque cosa, fuorché l'imballaggio vuoto in cui hanno consegnato la lavatrice.

Le esperienze creative che facciamo durante l'infanzia modellano gran parte di ciò che faremo poi da adulti- dal lavoro alla vita familiare. La vitalità- a dire il vero la stessa sopravvivenza- della nostra società dipende dalla capacità di educare giovani avventurosi in grado di risolvere i problemi in modo innovativo.

I genitori possono incoraggiare o sopprimere la creatività di propri figli sia nell'ambiente domestico, sia attraverso le aspettative e le pretese che hanno nei confronti della scuola. Naturalmente, i genitori vogliono sapere come fare per coltivare la creatività dei propri figli, per contribuire a conservare il più a lungo possibile la curiosità e la spontaneità dei propri bambini, agli occhi dei quali tutto è possibile, tutto è concepibile.

Ma la naturale curiosità ed il piacere sono solo una parte della storia. Quante più cose impariamo sulla creatività, tanto più è chiaro che a preparare la strada a una vita creativa è l'attrazione precoce del bambino per una particolare attività. E' questo interesse spontaneo che conduce il bambino ad impegnarsi a lungo e a vivere tutte le esperienze di prima mano attraverso le quali egli diventerà bravo - raggiungerà la maestria - in un particolare campo, indipendentemente dal fatto che si tratti di suonare il pianoforte, di dipingere o di costruire torri di Lego.

Se riusciamo a evitare la concezione tradizionale, tanto limitata, dell'intelligenza e del profitto, ci rendiamo conto che durante l'infanzia lo spirito creativo può essere alimentato in molti modi. Ma per farlo dobbiamo partire da una comprensione elementare dello sviluppo umano.

Se non è necessario insegnare ai bambini ad essere creativi, è perchè la creatività è un requisito essenziale per la sopravvivenza umana. Nel regno animale quasi tutte le specie nascono con un repertorio di riflessi e di reazioni. Ma nel caso degli esseri umani non è così; noi siamo gli unici a dover imparare dal nulla quasi tutto ciò che dobbiamo sapere per sopravvivere.

Durante tutta l'infanzia e l'adolescenza, il cervello ed il sistema nervoso centrale continuano a svilupparsi e a maturare. Intorno agli otto anni, le ossa del cranio finalmente si saldano, racchiudendo il cervello nella scatola cranica. Ma occorre aspettare circa i dodici anni perchè esso raggiunga le sue caratteristiche adulte. Verso la pubertà esso intraprende un processo cosiddetto di 'potatura', nel corso del quale milioni di connessioni neurologiche muoiono mentre altre vengono stabilite nei circuiti che saranno conservati per tutta la vita.

Secondo una teoria, le vie neurali usate più spesso durante l'infanzia sopravviveranno al processo di 'potatura' emergendone rafforzate. Questo fa pensare che le abitudini instauratesi nella prima fase della nostra vita siano notevolmente importanti ai fini del potenziale dell'adulto. Queste considerazioni danno un profondo significato alle parole di Alexander Pope: "Proprio come il ramoscello si incurva, così l'albero si inclina".



Tratto dal Libro "Lo spirito creativo" D. Goleman, M. Ray, P. Kaufman