- ALCUNI "TIPI" DI MADRI...-

 
Dopo aver ampiamente parlato della madre naturale" intesa come felice sintesi di istinto-cultura-tradizione nei precedenti articoli, ci soffermeremo qui nella descrizione di alcune tipologie di madri il cui comportamento si discosta. Lascio a voi scoprire a quale di questi pensate di appartenere, o se vi sembra di racchiudere in voi diversi caratteri. Descriverò di seguito alcuni tratti distintivi, ampliati nella loro definizione da alcune sfumature:

° LA MADRE ANSIOSA - insicura, è sempre preoccupata di sbagliare e timorosa che succeda qualcosa al bambino; lo abbraccia tesa guardandolo sempre con intensità indagatrice, pronta a riconoscervi i segni di una malattia; la risposta del piccolo, inevitabilmente, si manifesta con un continuo stato di eccitazione, una continua richiesta di perchè rassicuranti, e in uno stato di profonda instabilità nelle sue varie attività.

° LA MADRE DISFORICA - caratterizzata da rapidi cambiamenti di umore e, quindi, di modalità di rapporto, alternando accettazione e rifiuto, è sempre ambivalente nei confronti del bambino; questo atteggiamento può portare nella prima infanzia, a un ritardo dell'oggettualizzazione e della maturazione dello schema corporeo; in tal senso, le manifestazioni più comuni nei bambini sono quelle di instabilità, insicurezza, indecisione, capricciosità e una certa tristezza.

° LA MADRE OSSESSIVA - e perfezionista, specie se intellettuale, si sforza di controllare la propria emotività e i propri slanci, e vorrebbe sempre applicare le regole apprese dai libri; il medico deve tenere conto che ogni sua parola verrà presa alla lettera e messa in pratica pedissequamente; tale madre mancando di spontaneità, è molto efficiente ma poco indulgente; pensa al figlio come ad un dovere, soffocandolo con ritmi alimentari troppo rigidi, severe imposizione nel controllo degli sfinteri, precoci norme igieniche, limitazioni nei giochi, e più tardi, conflitti nella gestione delle pulsioni; talvolta, tutto questo può anche stratificarsi in una struttura fobico-ossessiva.

° LA MADRE TROPPO PASSIVA - permissiva, astenica, che lascia fare per non impegnarsi, per non lottare, è vista dal bambino come assente, non disponibile, poco partecipe, egocentrica; a questo il piccolo reagisce con ansia, aggressività, instabilità, noia, apatia e desiderio di stare da solo; ne consegue, necessariamente, una resistenza alla socializzazione; aggiungerei che è un'accettazione così passiva della realtà familiare costituisce spesso una forma camuffata di mancata accettazione del partner.

° LA MADRE IPERATTIVA - caotica, poco metodica, si rivela allo stsso tempo stimolante e inibita, perchè, comunque, prevarica sempre l'attività del bambino; si tratta di una personalità poco strutturata, immatura, spesso madre primipara e inesperta, che accetta consigli da tutti considerandoli però un pò inutili; ritiene la maternità un fatto puramente istintivo e, tra l'altro, è spesso irritabile e facilmente stanca; la sua influenza, non del tutto negativa, è però poco strutturata , e il bambino, essenzialmente instabile, oscillerà sempre tra uno stat di iperattività e uno stato di passività, sviluppando con gli altri rapporti abbastanza superficiali.

° LA MADRE DIVA - narcisista, che resta sempre se stessa con il partner e con i figli, ritenuti suoi ornamenti, instaura con il bambino forti legami che si manifestano in una sua estasiata ammirazione nei suoi confronti; viene senz'altro idealizzata, con scarsa aderenza alla realtà, ma certo non dà sicurezza.

° LA MADRE CHIOCCIA - che pensa a tutto e a tutti, non trascurando mai il marito, è la "presenza" per antonomasia.

° LA MADRE TURBO - simile ma insieme diversa dalla madre caotica, è sempre in movimento, piena di gioia, di salute, pronta a volgere tutto in positivo.

° LA MADRE SAGGIA - sa attingere alla tradizione, che interpreta e verifica perchè si sente sicura; anche se legge molto, lo fa per correggere, soltanto in parte, quello che le ha insegnato sua madre.

Quella "madre naturale" che ho definito buona armonizzazione di istinto-cultura e tradizione può dare ancora di più se il marito-padre arricchisce con sicurezza e fiducia il contenitore familiare. Se poi anche i genitori-nonni osservano con gioia e non criticano troppo il suo operato, e soprattutto a nonna si limita a piccoli consigli e si mostra orgogliosa della figlia "giovane madre", ella "riuscirà", come dice Bion "a trasformare con successo la fame in soddisfazione, il dolore in piacere, la solitudine in compagnia, la paura di morire in tranquillità".


Giovanni Bollea (Neuropsichiatra Infantile)