Negli ultimi anni, accanto alla possibilità di svolgere la terapia classica nello studio dello psicologo si sta facendo sempre più strada l’alternativa di collegarsi con il proprio terapeuta
online, comodamente dal proprio ufficio o da casa. Questa soluzione offre notevoli vantaggi come la possibilità di svolgere la terapia anche se si è lontani o in un altro paese o nel momento in
cui diventa difficile spostarsi da un punto all'altro della città a causa del traffico o dei ritmi frenetici della vita, che renderebbero impossibile ritagliarsi diverse ore per raggiungere lo
studio del terapeuta, svolgere la seduta e poi tornare a casa. Ci si chiede ovviamente se questa opzione è efficace. Le ricerche ci dicono di si. Una terapia online, ad eccezione dei casi in cui
il disturbo è molto grave, è efficace quanto la terapia face to face, con il vantaggio di ridurre le distanze e il tempo impiegato negli spostamenti, inoltre permette di dare una risposta
immediata all’urgenza imposta dall’emergenza pandemia che ha messo molte persone a dura prova portando nella vita quotidiana tanta sofferenza e una dose di fragilità mai provata sino ad ora e la
conseguente necessità di rivolgersi ad uno psicologo. Si potrebbe pensare che la relazione tra lo psicologo e il paziente possa risentirne in termini di calore, empatia e vicinanza. In realtà,
pur essendoci una distanza, il paziente può vedere il terapeuta attraverso lo schermo e percepire che è lì per lui, per ascoltarlo e supportarlo. In alcune persone, sembra che possa favorire una
maggiore apertura e la nascita della fiducia necessaria a costruire una buona relazione terapeutica requisito fondamentale per la buona riuscita di un lavoro terapeutico. Ci sono persone che non
possono rinunciare alla vicinanza fisica e in quei casi, la terapia a distanza è sconsigliata però potrebbe essere utile come un primo approccio a cui può’ seguire un intervento face to face
perché il paziente deve sentirsi completamente a suo agio nel percorso terapeutico. In generale comunque è il professionista che valuta nei primi colloqui la possibilità della gestione di un
percorso a distanza come una valida alternativa alla terapia in presenza. Io giá da tempo mi sono adeguata alle esigenze dei miei pazienti, e ho introdotto nella mia offerta di servizi anche la
terapia online.
Il Consiglio Nazionale dell'ordine degli Psicologi giá dal 2004 pubblicava documenti per orientare gli iscritti nella gestione dei trattamenti on line e a distanza, nel 2013 si è espresso
ulteriormente sull'argomento avviando ricerche nazionali, sulla scia della mole di lavori internazionali diffusi, di approfondimento e studio circa i risultati in termini di efficacia di questa
prassi terapeutica con il documento “Raccomandazioni del CNOP sulle prestazioni psicologiche attraverso tecnologie di comunicazione a distanza" e infine nel 2017 ha diffuso le linee guida dal
titolo: "Digitalizzazione della professione e dell'intervento psicologico mediato dal web" in cui oltre alle indicazioni per i professionisti si può prendere visione di lavori di ricerca che
hanno sondato la sovrapponibilitá delle terapie svolte in presenza e a distanza.