La Madre "naturale"

La madre riuscirà a
trasformare con successo
la fame in soddisfazione,
il dolore in piacere,
la solitudine in compagnia,
la paura di morire in tranquillità.


W.R. Bion

 

 

 

- IL NEONATO E LA PRESENZA-ASSENZA MATERNA -

 
Nel primo anno emozioni e sentimenti sono l'alimento della vita affettiva del bambino: è dal loro intreccio che nasce la capacità di amare e di essere amato. Il linguaggio dei sentimenti precede quello della parola. Ed è attraverso lo sviluppo affettivo che il bambino impara a poco a poco a pensare e a parlare.
Per madre serena e rilassata intendo una donna che lascia agire i propri istinti materni, tenendo presente che i bambini nascono uno diverso dall'altro e il clima familiare che li accoglie è sempre differente da filgio a figlio, date le molte preoccupazioni di questa prima fase. La madre si chiederà: "Come potrò evitare le frustrazioni e i traumi psichici? Quando potrò ritornare al lavoro? A chi lascerò il bambino? All'asilo, ai nonni, alla baby-sitter? E in questo caso, sarò in grado di sopportare il peso finanzaiario?".
Per quanto riguarda il distacco dal neonato bisogna ricordare che dal terzo mese aumentano rapidamente i riflessi condizionati: il piccolo comincia ad adattarsi facilmente ai ritmi dell'ambiente e all'assenza della madre- soprattutto se gli intervalli di presenza-assenza sono abbastanza regolari-, abituandosi così alle differenti fasi della sua giornata. Quindi dal terzo mese in poi la madre potrà tornare a lavorare con tranquillità.
Per quanto riguarda l'asilo nido, poi, è auspicabile che esso sia moderno ed organizzato secondo le tecniche più specializzate, non solo nel campo fisiologico, ma soprattutto in quello psicologico. 
La mia preferenza va ai nidi aziendali dove la madre può di tanto in tanto vedere il bambiono, anche per soli cinque minuti, durante il lavoro. Inoltre un consiglio sul quale insisto moltissimo è che, prima dei dodici- diciotto mesi, i genitori, ma soprattutto la madre, non lascino il bambino per più di tre-quattro giorni di seguito, neppure ai nonni. 

Giovanni Bollea (innovatore della neuropsichiatria infantile italiana)