- LA NASCITA -

 
"Nelle mie lezioni ho sempre sostenuto che la vera nascita ha luogo verso la terza settimana dopo il parto. In questi primi giorni di vita, la diade madre-figlio costituisce, infatti un'entità a sè. Il ritmo dei rapporti è ancora fetale: uno chiede e l'altro risponde con messaggi subbliminali che solo loro capiscono; poi, a poco a poco, la madre comincia a dare significato ai 'segnali fisici' del bambino e, tra la terza e la quarta settimana, parte il 'computer umano' e la madre inizia a creare la 'mente' di suo figlio: ecco la radice oscura ed affascinante della nascita dell'intelligenza umana. Scoprire e svelare questo segreto è stato il più grande regalo che gli scienziati abbiano fatto alle donne. Ed è proprio in seguito alle recenti scoperte che si devono ricordare alcune regole pratiche fondamentali: se per ragioni mediche, subito dopo la nascita è necessario il monitoraggio o l'incubatrice e la madre rimane separata dal neonato, deve fare in modo di mantenere nei limiti del possibile il contatto fisico e olfattivo con il figlio.
Così dopo il parto, la madre deve avere subito il neonato vicino a sè, in silenzio, da sola o in presenza di un padre felice e rassicurante, per prolungare il ritmo fetale fino al termine del primo mese di vita del neonato. E' un ritmo ricco e stimolante di scambio, con una sincronicità e reciprocità perfette per quanto riguarda i bisogni, i tempi, gli stati del bambino. Madre e figlio ' si capiscono' e 'si sentono' attraverso un loro 'codice privato'. Subito dopo inizieranno i pianti di disagio, di protesta, di richiamo: sono i primi tentativi di socializzazione. La scienza moderna è giunta a recuperare, pur rivisitandoli, valori e abitudini tradizionali, in particolare per quanto concerne il rapporto madre-figlio dalla gravidanza ai due anni del bambino. Consiglio alla madre di mantenere sempre, e il più a lungo possibile, un cotatto pelle a pelle con il figlio, e di non profumarsi, dato che il neonato ha un olfatto molto sensibile e riconosce l'odore del latte che emana il corpo materno. Se la madre è calma e rilassata, giunge facilmente a stabilizzare i cicli di sonno e veglia, fame e sazietà. Parlare, cantare, cullare, ecco il segreto per stabilire un giusto ambiente di crescita."

Giovanni Bollea (Neuropsichiatra infantile- è stato fondatore e direttore dell'istituto di Neuropsichiatria infantile di via dei sabelli a Roma - Sapienza-)